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      PER N = + 11 H = 1111D,55
      PER N = - 1 H = 1111D,39
      PER N = - 13 H = 1111D,02
      QUESTI VALORI RAPPRESENTANO ANCH’ESSI PROSSIMAMENTE UNA PROGRESSIONE ARITMETICA, E POSSONO ESPRIMERSI COLLE FORMULA LINEAREH = 1111d,00 + 0d,02205(N + l6) = 1111d,3328 + 0d,02205 N .:.(13)
      della quale i valori calcolati per N = +23, +11, -1, -13 non differiscono dai valori osservati ohe di minime quantità, e lasciano nel senso osservazione-calcolo le differenze +0d,05, -0d,05, +0d,06, -0d,05 rispettivamente, affatto trascurabili nel nostro problema.
      3.° Prendendo fra gli errori residui dell’ultima colonna i dieci non contrassegnati da parentesi, e facendo la somma dei loro valori assoluti e quella dei quadrati di questi valori, troviamo rispettivamenteper N = + 23 ? ? = 20,14 ? ?2 = 70,19
      per N = + 11 ? ? = 22,29 ? ?2 = 65,17
      per N= -1 ? ? = 26,45 ? ?2 = 91,40
      per N = - 13 ? ? = 26,34 ? ?2 = 94,08
      Nei due ultimi casi la somma dei quadrati degli errori è notevolmente maggiore che nei due primi. Questo sembra indicare (per quanto può essere indicato dal numero troppo piccolo di dieci osservazioni) che il vero valore di N si dovrà cercare piuttosto nella vicinanza di 23 e di 11 che nella vicinanza di - 1 di - 13. Adottando come somma dei quadrati la media dei due primi valori, cioè 67,83, e considerando gli errori come accidentali, si avrebbe per error medio di una osservazione 2d,75, e come error medio di H 0d,87. Adunque pel fatto degli errori di osservazione, il valore di H è soggetto all'incertezza di quasi un giorno, e l’errore medio di una osservazione si può stimare di circa 3 giorni.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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