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      180 II R, tav. 47. DELITZSCH, Handw,, . 44.
      181 V R, tav. 28, 13. DELITZSCH. Handw., . 44 e 638.
      182 Sono cinque, dei quali quattro citati dal DELITZSCH, Handw., . 44 e 491; il quinto è in K. 2068, lin. 4 verso, da CRAIG, Astrological-Astronomical Text, . 8. Astraendo dalle piccole varianti, tutti hanno: «Sin ina là simânišu uhhiramma làSI (o la LAL)……. In uno di essi però (K 4024 = III R 64 lin. 29 recto) è stata omessa la seconda negazione là, si legge semplicemente SI in luogo di là . Nel che per adesso non dobbiamo veder altro che una svista dell’amanuense.
      183 II prof. Sayce adotta precisamente l’ipotesi contraria e uhhar è lui tradotto is visible, appears, reappears. , a cagione del modo imperfetto con cui gli ideogrammi presentano le relazioni grammaticali, egli riesce a dare a tutta la frase un senso praticamente identico a quello che qui sopra è adottato. Per esempio nella lin. 23 versola frase UD VII ina samé uhharamma, che qui è stata resa per 7 giorni in cielo sta occultata, è da lui tradotta after 7 days in heaven it reappears; la stessa frase, lin. 31 verso, invece è tradotta 7th day in heaven it reappears. Ora il dire che Venere, dopo essere scomparsa, per 7 giorni rimane occultata in cielo, e il dire che Venere, dopo essere scomparsa, ricompare in capo a 7 giorni, o il 7° giorno (non contando quello della disparizione), son press'a poco la medesima cosa. Ma l'ipotesi uhhuru= apparire, esser visibile, non si accorda coi testi astronomici citati nella nota precedente e deve essere respinta in qualunque caso.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Handw Handw Astrological-Astronomical Text Venere Venere