Pagina (6/254)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nondimeno codesti concetti si trovano colà, soltanto perché fino allora non m'ero profondamente addentrato in essi, e vi stanno quindi come elementi accessori, senz'alcun vincolo con l'essenziale; sì che la rettificazione di cotali luoghi in quella memoria si farà benissimo da sé nel pensiero del lettore, con la conoscenza dello scritto presente. Ma solo quando per mezzo di quella memoria si è conosciuto appieno ciò che sia e significhi il principio di ragione, dove si estenda e dove no il suo vigore, e come esso non preceda tutte le cose, per modo che il mondo venga ad esistere solo in conseguenza e conformità sua, essendone quasi il corollario; bensì non sia altro che la forma in cui l'oggetto sotto condizione del soggetto, di qualunque specie quello sia, viene ovunque conosciuto, in quanto il soggetto è un individuo conoscente: solo allora sarà possibile penetrare a fondo nel metodo di filosofare qui per la prima volta tentato, affatto diverso da tutti i precedenti.
      Ma la medesima riluttanza a copiare me stesso parola per parola, o anche a dire una seconda volta proprio lo stesso con altre peggiori parole, dopo che avevo già la prima volta usato le migliori, ha prodotto ancora un'altra lacuna nel primo libro di quest'opera; avendo io tralasciato quanto si trova nel primo capitolo della mia memoria Sopra la vista e i colori, e che altrimenti avrebbe qui trovato posto integralmente. Quindi anche la conoscenza di questo piccolo scritto anteriore viene qui presupposta.
      Finalmente la terza richiesta da fare al lettore potrebbe anche esser sottintesa: perché non è altra se non quella di conoscere la più importante apparizione che sia avvenuta da due secoli nella filosofia: intendo gli scritti principali di Kant.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il mondo come volontà e rappresentazione
Tomo I
di Arthur Schopenhauer
pagine 254

   





Kant