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      Come differenti appaiono, accanto a questo fantoccio, i Superatori del mondo e volontari Penitenti, che la sapienza indiana ci presenta ed effettivamente ha prodotti; o anche il Salvatore cristiano – quella magnifica figura, piena di vita profonda, d'immensa verità poetica e di altissimo significato, la quale nondimeno, malgrado la sua perfetta virtù, santità ed elevatezza, viene davanti a noi in istato di altissimo dolore31.
     
     
      LIBRO SECONDO
     
      IL MONDO COME VOLONTÀ
      PRIMA CONSIDERAZIONE
     
      L'obiettivazione del volere.
      Nos habitat, non tartara, sed nec sidera coeli:
      Spìritus, in nobis qui viget, illa facit.
     
      § 17.
      Nel primo libro abbiamo esaminato la rappresentazione solo come tale, ossia nella sua forma generica. Tuttavia, per ciò che riguarda la rappresentazione astratta – il concetto – questa ci fu nota anche nel suo contenuto, in quanto essa riceve ogni contenuto e significato solamente dalla sua relazione con la rappresentazione intuitiva; senza la quale sarebbe priva di valore e di contenuto. Dovendo quindi far capo esclusivamente alla rappresentazione intuitiva, cercheremo di conoscere anche il contenuto suo, le sue più precise determinazioni e gli atteggiamenti ch'essa ci presenta. Baderemo particolarmente a chiarire con precisione il suo vero significato: quel significato, che di solito è soltanto sentito, ed in grazia del quale le immagini della rappresentazione non sfilano davanti a noi, come altrimenti accadrebbe, del tutto straniere e mute; bensì ci parlano direttamente, vengono comprese ed acquistano un interesse, che avvolge tutto il nostro essere.


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Il mondo come volontà e rappresentazione
Tomo I
di Arthur Schopenhauer
pagine 254

   





Superatori Penitenti Salvatore