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      La figura è istessissima a gl'impietrati in qual si sia parte, come ogn'uno può co' proprij occhi osservare. Non mancherò pertanto di ridurre a veduta alcune loro ganasce spolpate (a)(21) per paragonare i loro denti con gl'impietrati, che pure disegnerò più sotto in quella maggiore e varia quantità che m'è stato possibile raccogliere, per via di molti amici, da Malta; e questo non solamente per espressione della mia osservazione volentieri farò, ma anche per dar campo co' disegni ad ogn'occhio di riscontrarne l'istessità delle parti e per poterne dopo comprendere la verità che pretendo far conoscere, cioè che quelle pietre, volgarmente dette occhi di serpe, furono un tempo denti e parti della bocca de' Sarchi, Dentici, Orate e simili che in molto numero e varietà per tutti i mari nuotano e si pescano.
      E perché le ho promesso di depositare con ingenuità ogni dubbio della mia mente, dirò che se ho incontrato difficultà che potesse mettermi in forse di quel che veggo, è stata primieramente una relazione pervenutami per via d'un mio riverito ed amabilissimo amico. Questi invero merita un tal rispetto, che (se non mi voltassi a ripassare con la mente l'ampia serie delle patentissime verità che a favore di chi stima il contrario svelatamente si schierano) resterei persuaso e preoccupato dalla riverenza che gli debbo e strapperei dall'animo mio la risoluzione, che generalissima ho fatto, di non obbligarmi sopra questa materia ad autorità per grandissima ch'ella sia, quando interamente non conchiuda.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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