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      Questi isolato nel loto, e nella rena ammassato, non condanna l'opinione di coloro che il vogliono, dove si vede generato? Porge egli forse dubbio all'occhio che la sua radice si disperda nel sasso? No, no, mio Signore; è egli questo masso un composto di rene fragate e forestiere, d'osso corrotto e di loto e d'un dente, cose di certo venute insieme per testimonij del tutto.
      Terzo, se attentamente considereremo il dente (b)(40) che quì si mostra e gli effetti che stando racchiuso nella marga continente egli produsse, ne potremmo cavare buono argomento che ivi non sia nato ne cresciuto; imperciocché immaginandoci noi una cosa tale generata nel sasso, dalla quale possa scaturire un succo abile a delineare nel continente il disegno di se stessa, è necessario ancora il pensare che questa nel suo progresso e crescenza dovesse formare vario disegno, cancellando il fatto prima nel tempo che la detta tal cosa si ritrovava minore in ogni sua parte; se pure affermare non si volesse che il continente potesse aver cresciuto con la cosa contenuta, che sarebbe faccenda arditissima. Così dico io dell'additato dente A. Egli, o stando racchiuso nella marga B, o prima, overo per accidente accaduto avanti, o dopo, mostra molte crepature nella sua superficie verso la base, e per lungo e per traverso, dalle quali, avendo trasudato un qualche umore crasso ed oglioso, impresse nella marga a puntualissime linee ogni sua fissuretta. Non mostra segni il continente d'altri lineamenti più bassi in conto veruno; sempre furono quelle, ed ebbero sempre la loro cagione a se stesse, le dette linee, unita, perché sempre d'una mole ristette il dente d'allora, quando in quella marga, che dopo si rassodò, egli fu stretto; la sua base (tolto che dalla marga venne imbrattata con qualche incorporazione di limo sottilissimo nella superficie) si dà a dividere indipendentemente dal masso; ed in un luogo di detta radice, o base dirla vogliamo, ch'io andai scoprendo, si può riconoscere sostanza differentissima dal suo continente; perché questo è marga purissima rassodata in sasso e la radice del dente si mostra d'osso poroso, e spugnoso, ma di più densa petrificazione.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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