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      Or dalle parole de' sopradetti Autori possiamo assicurarci ch'eglino tutti determinano i dentali per testacei, i quali "oriuntur in cavernis lapidum in profundo maris", e non giungono nelle riviere se non che "post marinos aestus". Quindi, si come non dobbiamo determinarli generati nella terra o ne' laghi; così all'incontro stimar dobbiamo, che questi giunti fossero tanto addentro nelle campagne e ne' monti della Calabria, insieme con infinite altre cose del mare, per ondeggiamenti terribilissimi e tali al sicuro, che di ragione non restò testimonio vivo che avesse potuto tramandare in iscritto la relazione dell'ora precisa nella quale accadde nel Mondo una tanta disgrazia, a coloro che non si soddisfano della testimonianza ed autorità di tanti corpi proprijssimi del mare, che giurano di non essere nati ove li veggiamo.
      V. Per l'avvenire l'errore continuo e populare (qui da noi) nel chiamare bocche le branche grosse, che sembrano tanaglie, del Granchio sarà condonabile; perciocché questa, che mostrerò (a)(66), parla da dovero anche ridotta in sasso. Ella dice: che nel tempo che si sentiva oppressa e stretta dalla carica e da un'infinità di corpi, per rabbia addentò quel che se le parò avanti, come infatti fortemente l'ha mantenuto, per persuadere lei a mutare opinione. Non ha essa attanagliato una conchiglia striata? Sì, per certo. E per certo anche stimo, che alcuno non potrà pretenderla nata nelle rocche delle colline di Messina, senza incorrere nel peccato d'impugnare la verità conosciuta.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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