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      X. Se gran motivo di dubitare della sua opinione mi diede (come con altra mia le ho avvisato) il vedere in una parte di queste colline, oltre la gran varietà delle cose e gran mescolanza di corpi che si scorgono, un sasso che in un groppo solo conteneva scheggie di conchiglie, una conchiglietta intera ed una spina di pesce con alquanti pezzi di corallo articolato (da me in quel tempo stimati ossa d'animali) con anche una parte di conchiglia, detta dall'Aldrovandi imbricata, e simili altri frantumi. Ora con gran ragione non mi devo arrossire, se la sento affatto in contrario; perciocché alcuni sassi che ho cavato mi comandano ch'io il dica apertamente. Consideriamoli; sì bene dopo che averemo formato la necessaria e perfetta idea dell'Istrice marino. "L'Istrice marino si trova ne' mari profondi", scrive l'Imperato(74); e l'Aldrovandi(75): "Echinus è mari rubro aculcis longissimis". Noi diciamolo Istrice, per distinguerlo nel parlare da gli altri Echini, e chiaminlo come loro piace gli Autori. Egli è però vero che nelle profondità del mare si trova, ma non con quella necessità di farlo trasportare dal mar Rosso; conciosiaché ne' golfi che bagnano la Sicilia si pesca, benché di rado per l'incomodità di pigliarlo; pure per molta diligenza da me usata ne ho ricevuti alcuni, ed ebbi l'agio d'osservarli a mio modo e forse con più esattezza de gli altri, perché più di tutti era obbligato di conoscere ogni sua parte. Ella consideri (a)(76) il corpo tutto dell'Istrice; questi è diviso in cinque parti uguali; qualunque della parti contiene due ordini di spine più e meno lunghe, situate in maniera che nel moto l'una non impedisce l'altra.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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