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      L'ho disegnato, ma con accorciare gli spazij che tra di essi vi erano per la necessità di ridurli in un piccolo foglio (c)(90). E tanto basta per comprendere la forza della verità, la quale ci persuade che nel rasciugarsi il limo, la soprastante mole gravò ed oppresse perpendicolarmente, da A. in B., tutti i corpi che si trovarono dentro, secondo la loro casuale giacitura, restando distesi in parte i detti gusci a proporzione della quantità del loto che dentro si trovò racchiuso; perciocché egli servì in alcuni più e in altri meno di sostegno, come pure veggiamo con differenza impresso l'effetto dell'oppressione ne' detti corpi.
      Tutto ciò, unito con le suddette evidenze, m'obbliga, per finirla, a credere che le Conchiglie, Echini, Istrici, Denti (che Glossopietre si dicono) Vertebre, Coralli, Pori, Granchi, Spatagi, Turbini e tant'altri innumerabili corpi, che alcuno ha giudicato essere generazione di puro sasso ed ischerzo di Natura, siano stati animali e corpi di quella spezie non solamente, ma corpi ed animali proprijssimi del mare, arrivati per qualche accidente fra terra insieme con la materia loro continente (che ora veggiamo rialzata in colline ed in monti, o di semplice rena o di marga, di tufo overo di sasso) la qual materia anche altronde giunse, come già provai; ma per inganno della dimoranza, molto antica per certo, vien stimata paesana, anzi ad un tempo col suolo esposta a' primieri e novelli raggi di Sole da coloro che non curano o non sono atti a fermarsi con l'occhio nella veridica storia che l'Onnipotente col fatto in ogni luogo chiaramente registrò e ci offerisce.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
pagine 122

   





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