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      Col variare la stima del colore della stella primaria variando anche quello della seconda, è manifesta l’influenza de’ colori complementari; e insieme si vede la persistenza de’ colori in queste stelle, e la loro realtà. I lavori più importanti fatti su questo soggetto, che è principalmente proprio dei dilettanti, sono quelli di Smyth Celestial Cycle e nella citata memoria Sideral Chromatics. Sono poi da rammentarsi per la loro estensione e copia di stelle quelli del P. Sestini fatti nel 1845 e anni seguenti e descritti nelle sue memorie, ove sono esaminate tutte le stelle del catalogo di Baily tanto semplici che doppie e questo catalogo, corredato da alcune carte, forma un’epoca importante in questo studio. L’autorità di questo astronomo è di molto peso essendo esso anche artista distinto.
      Per ciò che spetta le stelle doppie il fenomeno di colori diversi non è sempre illusione, nè effetto di contrasto, ma una realtà fisica. Infatti questi colori 1.° non sono sempre complementarj, 2.° coprendo la principale sotto una sbarretta metallica fina, formata con molla spirale da bilanciere da orologio messa stesa come un filo nel campo del cannocchiale, la compagna non cambia punto di tinta. Una qualche influenza però è innegabile come abbiamo detto sopra per ? Cigno. Questi colori in genere non sono mai semplici, ma vere mezze tinte, come si riconosce guardandoli attraverso un prisma: quindi cresce la difficoltà di giudicarli. Ecco alcuni gruppi più celebri.
     
     
      GRANDEPICCOLA
      ? Cassiopeagialla


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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