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      Ciò per le ricerche più delicate, per le ordinarie basta il confronto della stella posta sotto i fili del cercatore, donde si rileva subito a qual punto del campo spettrale corrisponda una riga forte mentre la stella sta sotto la croce dei fili del cercatore stesso.
      Questo è il metodo che abbiamo seguito nello studio delle stelle minori che non ammettevano l’uso della fessura. Le strie principali essendo determinate dianzi delle stelle grandi, si rilevava facilmente la loro natura nelle piccole per mezzo di misure differenziali.
      Passiamo ora ad esporre i risultati ottenuti.
     
      §. IV.
     
      Risultati spettrali — Natura delle righe — Tipi stellari.
     
      È nota ai nostri lettori l’importanza degli studi spettrali del Sole, mediante i quali si è giunto a riconoscere la natura chimica delle sostanze che trovansi incandescenti nell’astro: uno studio simile doveasi pertanto eseguire sulle stelle. Due erano le cose principali da investigare: 1.° quali fossero le sostanze costitutive delle loro atmosfere incandescenti; 2.° se esse atmosfere erano identiche o no in tutte le stelle.
      Il primo studio fu per alcune stelle a meraviglia eseguito dai sigg. Huggins e Miller, i quali parte con osservazioni di confronti diretti degli spettri chimici, parte colla comparazione dello spettro solare, vi provarono definitivamente l’esistenza di varie righe solari e quelle di molte sostanze chimiche. Così in Sirio mostrarono che le righe principali erano dell’idrogeno, e che probabilmente eravi anche il sodio e il magnesio.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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