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      (Vedi Tav. III crom., fig. 1).
      Nelle ecclissi solari si vede ordinariamente il Sole circondato dall’aureola o corona luminosa e inoltre da vive fiamme rosse di forme assai variate e capricciose, le quali furono dette protuberanze.
      Nella figura 1 della Tavola V diamo una figura del Sole ecclissato quale fu fotografato nel 1871 dal sig. Tennant alle Indie, simile a quella ottenuta dall’astronomo spedito colà da Lord Lindsay. In essa vedesi l’aureola composta di raggi sfumati curvilinei più bassi al polo, e fortemente rilevati alle medie latitudini; le loro curvature sono indizio di numerose correnti che si trovano circolare nell’atmosfera solare.
     
     
      Fig. 20. Disco solare colle protuberanze osservato il 23 luglio 1871.
     
      Le protuberanze vi sono delineate quali si videro quel giorno stesso nei comuni strumenti durante la totalità, o negli spettroscopii. Queste analizzate collo spettroscopio, si trovarono contenere l’idrogeno, l’Helium ed altri vapori metallici, come sodio, ferro, magnesio, ecc.
      Si deve al signor Janssen l’avere insegnato come esse si potevano vedere anche fuori dell’ecclisse mediante lo spettroscopio. Queste si vedono facilmente (quando vi sono) dirigendo lo strumento sull’orlo del Sole con fessura alquanto allargata. Dico quando vi sono, perchè esse non sono punto costanti, ma vanno e vengono e durano poco, e cambiano rapidamente. La fig. 20 mostra la serie delle protuberanze osservate in pieno Sole in Roma nel giorno 23 luglio 1871 allo spettroscopio con l’Equatoriale del Collegio Romano.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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