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      Diremo qui incidentalmente che nella fusione del platino nei crogiuoli di calce si hanno le linee dell’ossido di calcio sfumate, ma nel sole si hanno quelle del metallo lineare. Dal che si conchiude che il Sole e certe stelle hanno temperatura superiore al platino fondente.
      Lo spettro del quarto tipo sembra dunque del carbonio in qualcheduna delle sue molteplici forme. Non è da dissimulare che non sempre si è trovata esatta la coincidenza delle righe stellari con quella del gas, come si richiederebbe per stabilire tale identità cogli spettri terrestri, ma questo non ci sembra fare una seria difficoltà. Primieramente esse sono assai vicine e dentro il limite della precisione delle misure; secondo, questa sostanza ha spettro variabilissimo secondo gli elementi coi quali trovasi associata. Onde non devono sorprenderci varie differenze nelle zone. D’altra parte le distanze di queste zone, seguendo la stessa proporzione di distanze nelle stelle e nel gas, almeno per certi composti, riesce difficile negare la identità della loro origine per una qualche piccola differenza di confine, la quale, può spiegarsi in altra maniera. Non deve poi sorprendere che si trovi questo elemento assai copioso nelle stelle, dopo che esso si è trovato abbondante in certi aeroliti e dopo che le comete ci hanno mostrato lo spettro diretto di questa sostanza combinata coll’ossigeno e coll’idrogeno. Si è rilevato che i meteoriti carbonosi non contengono realmente che una dose molto scarsa di carbonio, e che nel resto non differiscono molto dagli altri[29]. Così potrebbe essere in queste stelle.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





Sole