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      Ma qui vi è un’altra causa la quale benchè agisca sullo spettro anche all’orizzonte, pure essendo ivi molto inferiore di forza può trascurarsi. Questa è la diffrazione de’ raggi nell’imagine telescopica. L’imagine spettrale della stella è necessariamente nei nostri apparati sformata dalla lente cilindrica, e perciò essa è fuori di uno de’ due fuochi che ha il cannocchiale munito di tal lente. Quindi essa cade nello spazio del piano focale ove sono gli anelli secondari di diffrazione molto ingranditi e diffusi. Di tali anelli si ha un’idea guardando una stella fuori del fuoco del telescopio. Ora quest’imagine è in continua agitazione e a questo movimento devonsi principalmente attribuire le strie longitudinali che presenta la stella nel suo spettro allo zenit.
      In conclusione: 1° Il fenomeno della scintillazione è atmosferico. 2° Esso consiste in un cambiamento successivo di intensità e di colore nella stella, solo con minima variazione di posto. 3° Essa dipende dalla forza dispersiva della nostra atmosfera. 4° L’ondulazione aerea facendo che pervengano all’occhio successivamente i vari raggi colorati dello spettro della stella prodotto dall’atmosfera ne fa variare il colore. 5° Se l’ondata è molto forte può anche sviarsi affatto dall’occhio l’imagine ed ecclissarsi la stella per un istante, ma ciò è raro. 6° La stella rimane sensibilmente immobile perchè l’aria fa le veci di un prisma lontanissimo che coi suoi piccoli moti in un angolo mandi all’occhio i vari raggi differentemente colorati dello spettro, mentre la parte principale dell’imagine risulta da una continua ricomposizione de’ vari colori rapidamente sovrapposti.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362