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      Schmidt ben conosciuto pei molti studi fatti sulle stelle variabili, esaminando la costellazione del Cigno trovò presso la stella ? ai 24 Novembre una stella nuova di 3a grandezza pari in splendore alla ? di Pegaso. Egli era sicuro che in quel posto nulla eravi dianzi, perchè nella sera del 20 essa non fu veduta. La posizione della stella era AR = 21h 36m 50s; Declin. = 42° 16' 9 e nessun catalogo vi assegnava stella alcuna. Era dunque una stella nuova. Presto però cominciò essa a calare e il 5 Dicembre essa era già di 5a. Il tempo cattivo ci impedì di osservarla e alli 11 dello stesso mese noi la trovammo di 6a. Il signor Cornu a Parigi ne studiò lo spettro e lo vide formato di linee lucide e di zone oscure. Vi rilevò l’idrogeno, e forse il magnesio, il sodio o l’Elio. Quando potemmo noi esaminarne lo spettro e fu (a cagione del tempo cattivo e della Luna) solo ai 5 Gennajo 1877 era di 7a e accertammo la figura 32 seguente: in essa si trovarono le linee F e C dell’idrogeno, la b del magnesio o almeno una molto vicina ad essa. Una viva nel giallo che forse era sodio o l’Elio della cromosfera solare. In fine altre linee lucide di incerta natura con zone difficili a verificare per la loro debolezza. Una sera il fondo ci parve debolmente lucido, ma non sempre tale, e in fine mostrò parecchie differenze nelle sere seguenti.
     
     
     
      Gli spettri di queste due stelle temporanee sono adunque simili, e forniti di righe lucide, il che conferma l’idea di violenti incendi.
      Tale è la storia delle principali stelle passeggere o temporarie.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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