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      Presto però la stella calò e dopo una mezza lunazione rimasero le righe lucide appena discernibili.
      Meritano attenzione le piccole stelle scoperte dal Wolf astronomo di Parigi (? = 20or 4m 49s; ? = + 35° 45'}. V. catal. n. 374, 376, 377). Tutte queste tre stelle sono di 8a in 9a. Lo spettro è a zone disperse molto irregolari, e sono della categoria della variabile sopra descritta. Da principio noi non potemmo trovarle, forse perchè essendo diminuite assai, erano sparite: poscia avendole rinvenute, vedemmo che tutte e tre hanno una riga bleu assai viva, e un altro gruppo brillante nel verde giallo; la distanza che separa questi gruppi è riempita da un debole spettro continuo. Ma il secondo gruppo non è identico in tutte: nella 2a pare composto di righe vive. La riga lucida principale non pare la F dell’idrogeno. Essa n’è lontana assai verso il violetto, e sembra coincidere colla 3a riga del medesimo colore nello spettro delle stelle di 4° tipo. Il posto di queste righe è difficile a determinarsi a cagione della debolezza di queste stellette, ed anche a cagione di altre stellette vicine che entrando nel campo sturbano l’osservazione. Per riuscirvi si è cominciato dal mettere le punte del micrometro sopra le linee più lucide della stella rossa dell’Orsa Maggiore di 4° tipo posta in AR = 12or 38m 30s, e D = + 46° 13'. Messe le punte in modo che una coincidesse colla imagine diretta della riga del bleu, e l’altra punta con quella del giallo: si passava alle stellette di Wolf. Si trovò così:


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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