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      Lo stesso si dica della intensità della luce solare. Essa rapporto alle stelle si valutò da Wollaston a 20 mila milioni di volte quella di Sirio, ma altri la stimarono 60 mila milioni, onde si vede quanto siano lungi dall’accordo. Solo le ricerche spettrali facendo meglio conoscere l’indole di queste variazioni, potranno forse darcene una qualche dimostrazione o misura. E già fin d’ora qualche cosa può congetturarsi; poichè si è veduto che le eruzioni sono scarse assai all’epoca in cui mancano le macchie, ed è probabile con ciò la diminuzione di attività, e quindi di luce e calore: tuttavia la cromosfera è assai bella e viva anche in queste epoche. Onde nulla può asserirsi di certo: ma se sfugge ai nostri mezzi la variazione del Sole a brevi periodi, chi può dire che esso non possa variare nei lunghi e fino al punto di influenzare la vita sul nostro globo? Chi sa che i periodi glaciali subiti dalla terra non abbiano avuto tale origine? Noi lasciamo ad altri le ardue risposte a questi problemi, e basti averli accennati per vedere l’importanza che ha lo studio della variabilità delle stelle.
      Lo studio delle stelle variabili, è stato molto coltivato in questi ultimi tempi, come pure quello de’ loro colori. Gli studi spettrali hanno mostrato la grande affinità che passa tra queste due qualità stellari, talchè come si disse quasi tutte le stelle o rosse o fortemente colorate sono variabili, e viceversa, onde lo studio di una concorre allo studio dell’altra. E non solo le grandezze, ma anche gli spettri sono certamente variabili, onde lo studio è ora raddoppiato.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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