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      Non ha scintillazione vivace e non resiste all’ingrandimento quanto le planetarie. I due canali neri erano sfuggiti al Devico che molto la studiò, e sono una conformazione assai misteriosa. È difficile credere che una massa così aerea possa esser divisa realmente da canali vuoti! A noi pare più probabile che essi possano esser due zone oscure di materia non luminosa che accidentalmente siano proiettate sulla nebulosa: noi vedremo che simili casi si trovano sulla via lattea. Sulla nebulosa sono molte stelline, ma essendo sulla via lattea, è dubbio se siano solo proiettate ivi per caso o facciamo parte del sistema nebulare. Il suo spettro si trovò esser continuo, onde resta ignota la natura dei suoi componenti. Questo però non prova che essa non sia gassosa, potendo la natura del gas dare uno spettro continuo per la sua bassa temperatura. Ad ad ogni modo qui siamo in un caso diverso dalle planetarie. La nebulosa principale è accompagnata da un’altra piccola vicina, della stessa struttura.
      Un’altra assai bella, apparentemente ovale è nel Toro (H. 1157. AR = 5h 26m 4s Decl. = + 21° 54' 50"). Questa però veduta con forti ingrandimenti ha delle ramificazioni, curvilinee, ma non tutte in un verso che la fanno rassomigliare ad un fiore assai singolare, come si vede nella figura 2 Tavola VII. Lord Rosse col suo colossale strumento ha riconosciuto che queste ramificazioni sono tracce di archi spirali.
      Le nebulose rigorosamente ellittiche sono molto numerose, e generalmente del tipo della figura 5 Tavola VII.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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