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      185 nelle colonne 7, 8, 9 sotto le lettere q, q' e ?. Siccome però questo valore dipende dalla distanza supposta, ed essa è incerta, esso ha calcolato un valore di ? che è il più piccolo possibile ad ammettere e questo sta nella colonna ?. Pertanto osserveremo che Struve e Proctor hanno dimostrato che la direzione del moto solare poco altera i moti particolari, come può rilevarsi dalla tavola stessa, confrontando il moto della colonna II con quello della ?, nella quale è come si disse il moto proprio delle stelle spogliato del moto parallattico dovuto al trasporto del sistema.
      Affinchè non rechi sorpresa una tal moltitudine di movimenti passiamo a far vedere che là dove crediamo esser quiete e silenzio eterno, vi è una attività appena concepibile, e che vi sono centri di moto, e orbite con velocità ben più considerabili che quelle che si trovano nel nostro sistema planetario.
     
      § IV
     
      Stelle doppie.
     
      Molte stelle che vedute ad occhio nudo sembrano semplici, osservate cogli strumenti si trovano esser composte di due e talora di tre e più, vicinissime tra di loro, di grandezze talora uguali, talora diversissime; queste si dissero stelle doppie o multiple. La fìg. 45 mostra alcune di queste combinazioni.
     
      La vicinanza di tali corpi può derivare primieramente da un semplice effetto di prospettiva, in quanto che due stelle tra loro lontanissime si trovano proiettate quasi sulla stessa visuale; ma può anche derivare da una connessione fisica che sia tra i due corpi per mezzo di una forza qualunque che li ritenga uniti, come per esempio il Sole e i pianeti.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





Struve Proctor Sole