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      Hind. (V. il quadro superiore) La parallasse accettata ora sarebbe = 0",928, e la massa del sistema = 1,79 quella del sole e il semiasse maggiore dell’orbita 23,49 volte la distanza della terra al sole[58]. Tali differenze nascono oltrecchè dalla imperfezione delle osservazioni da molte cause non ancora ben conosciute. Ne accenneremo alcune.
      I movimenti proprii possono complicare notabilmente le apparenze dei movimenti anche per altre ragioni, che non sono tanto ovvie a comprendersi. La luce impiegando un tempo notabile a propagarsi dalle stelle a noi, se queste si accostano o si scostano, le fasi del movimento apparente non corrisponderanno più a quelle del movimento vero, ma accelereranno o ritarderanno secondo la direzione del moto dell’astro: ne nascerà un fenomeno simile all’aberrazione della luce de’ pianeti nel nostro sistema. Aggiungasi inoltre la perturbazione che può venire alle stelle satelliti visibili dagli astri oscuri invisibili, e nelle triple e multiple dalle altre visibili; tal’è il caso, per esempio, della tripla ? (Zeta) Cancro del cui sistema diamo la figura tolta da Struve C. R., Tom. LXXIX, pagina 1467, dove sembra realizzata per la stella più lontana una perturbazione periodica come si vede bene nella forma dell’orbita serpeggiante epicicloidale.
      Abbiamo detto altrove che alcune stelle sembravano cinte da astri oscuri, come Algol. Il calcolo de’ moti proprii ha fatto vedere che altre stelle erano influenzate dalla perturbazione prodotta da tali astri invisibili.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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