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      66) e delle altre al caso indicato a sinistra (fig. 67), quindi combinando l’osservazione di due stazioni scelte convenientemente la durata del passaggio sarà allungata notabilmente.
     
      Al contrario vi sono delle località ove l’ingresso sarà ritardato e l’egresso accelerato, come si vede chiaramente dover accadere se l’ingresso accade nella regione del lato sinistro V' della (fig. 68) perchè allora accadrà alla superficie dopo che pel centro della Terra; finalmente se l’egresso è dal lato destro V uscirà Venere per l’osservatore O prima che per C (fig. 69) e in queste stazioni combinate sarà accorciato.
     
     
      Delisle diede dei metodi assai semplici coi quali si possono trovare con facilità i luoghi geografici ove questi fenomeni possono vedersi, che perfezionati dagli astronomi moderni, rendono questo metodo assai fecondo e sicuro, ma di questi non possiamo qui occuparci. Diremo soltanto che conoscendo dalle tavole il momento della congiunzione del pianeta col Sole, e la sua velocità relativa al Sole, è facile determinar l’ora precisa rapporto ad un certo meridiano definito, (per es. quello di Parigi) in cui il disco di Venere dovrà toccare quello del Sole veduto dal centro della Terra all’entrata o alla sortita, e sapere in qual luogo della Terra il Sole starà allora allo Zenit, e definire così l’emisfero che vedrà il fenomeno, tanto all’ingresso che all’egresso, e scegliere le regioni in cui esso sarà più o meno comodamente visibile, e le stazioni geografiche più opportune sulle isole o sui continenti.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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