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      Cioè come quelli che sono appena visibili ad occhio nudo.
      25.° Così non ha guari che si credeva lo spazio celeste popolato solo di corpi stellari definiti e compatti; ora vi abbiamo scoperte masse enormi di gas, le quali forse sono destinate a costituire altri corpi solidi, se pure non sono già all’ora presente in tal forma condensati, ma la luce non ce ne ha ancora recata la notizia! L’orbita del più lontano dei nostri pianeti potrebbe appena misurare l’estensione di una Nebulosa planetaria. Che cosa diremo poi di tante altre, come p. es. di quella di ? Orione che si estende per tanti gradi nella parte più viva, senza contare la più pallida?
      26.° Quanti altri misteri non devono trovarsi nell’immensità di quello spazio che noi non possiamo scandagliare?... Chi avrebbe immaginato dieci anni or sono le meraviglie che stava per rivelarci lo spettroscopio?... Ogni nuovo perfezionamento dell’arte ne porta uno alla scienza, e l’astronomo profittando dell’arte e della scienza, ci svela sempre più la grandezza di Dio, e ci fa esclamare col reale Profeta: Che sono magne le tue fatture, o Signore, tutte esse in Sapienza facesti[87]: i cieli veramente contano le glorie del Dio-Forte: il giorno ci stordisce colle meraviglie, la notte ci apre i tesori della scienza!... Non parlano nè fanno strepito di voce, ma su tutta la Terra, nel mondo tutto si spande il mistico linguaggio[88].
     
      CATALOGO
     
      DELLE
     
      PRINCIPALI STELLE VARIABILI
     
     
      Questo catalogo è estratto dall’opera del signor Chambers intitolata Descriptive Astronomy.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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