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      Le ordinate delle curve sono prossimamente proporzionali all’intensità della luce, e le lettere poste sotto, sono quelle delle righe principali dello spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono ambedue sulla fessura, col meccanismo già descritto del piccolo prisma posto avanti alla medesima.
      [25] Nel Sole un secondo in arco s’intende 715 chilometri: quindi questo strato è alto al più 1430 a 2860 chilometri (mille a due mila miglia).
      [26] Dobbiamo questa figura e le tre seguenti alla gentilezza dell’editore francese sig. Gauthier Villars. A quest’opera rimettiamo il lettore per una più piena notizia di questi fenomeni.
      [27] Quando la macchia sta proprio sull’orlo del Sole essa ci si presenta per taglio, e realmente è invisibile, ma dalle leggi della rotazione solare si può conoscere quando essa si trovò in tale posizione, ovvero quando vi dovrà aggiungere. Talora però le macchie sono così grandi, che mentre una lor porzione è all’orlo, un’altra resta ancora visibile, e allora non vi è nessuna difficoltà a riconoscerle sull’orlo stesso.
      [28] Il diametro terrestre veduto dal Sole s’estende 19",7 ed è in numeri tondi 12 755 chilometri.
      [29] V. Americ. Journal of science. May 1876, p. 391.
      [30] Vedi gli studii dettagliati di questa stella a pag. 32 della memoria IV degli spettri prismatici dei corpi celesti, inserita negli Atti dell’Ac. Pontif. de’ N. Lincei, 1872.
      [31] Il signor Huggins si è occupato di questa stella e mette un rosso molto sviluppato e in esso molte righe nere al luogo ove per noi sono semplici sfumature.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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