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      Dopo di lui furono numerosi i biologi, che accettando questi concetti, han lavorato, nella massima parte, a consolidare la dottrina di Haeckel, di Gegenbaur e di molti altri che ricercarono sulla stessa linea. Gli avversari furono relativamente pochi ed erano considerati come conservatori, alcuni anzi come sostenitori della creazione nel senso tradizionale. Chi poteva far la revisione della nuova dottrina in quei primi tempi di fervore? E fummo tutti trasformisti, evoluzionisti in questo senso, e confondemmo l'evoluzione con la trasformazione: evoluzione dicemmo eguale a trasformazione: monismo: infine dottrina dommatica: Haeckel ne fece una religione. Ed in proposito il fenomeno più curioso e più strano è che i seguaci dell'ipotesi dell'evoluzione, siano darwinisti puri, siano haeckeliani o veri trasformisti, confusero due cose che bisogna tenere distinte: le variazioni per le quali nascerebbero nuove specie, e le trasformazioni tipiche per le quali si produrrebbero nuovi tipi animali e vegetali; e le cause che si ricercarono a spiegare i fenomeni, furono attribuite indifferentemente alle variazioni e alle trasformazioni, mentre queste sono due cose di ordine differente. In ogni modo le ricerche e l'accertamento delle cause sono state difficili e i biologi non sono tutti di parere concorde. In seguito si pensò a rivendicare l'opera di Lamarck specialmente per la sua teoria su l'uso e il non uso degli organi, come causa delle variazioni e delle trasformazioni. Così si ebbe una modificazione della teoria darwiniana, cioè la teoria neolamarckiana, che accolsero alcuni biologi americani con Cope alla testa, ed altri d'altri paesi.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





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