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      Con la teoria abiogenetica, come la intendiamo noi, si ricerca, se il luogo dove esiste la vita sia il terreno, diciamo così, dove la vita possa essere apparsa, e quali condizioni siano state necessarie alla produzione del grande avvenimento. La vita, secondo noi, è nata sul nostro pianeta e si è manifestata in esso con ogni forma e per molti milioni d'anni; e noi non dobbiamo ricercarla fuori di esso; se vi siano anche in altri pianeti manifestazioni vitali, il nostro problema per questo non deve essere spostato, anzi i dubbi che in noi sorgono sull'esistenza della vita in altri pianeti, derivano da una constatazione positiva, cioè che in essi, per quanto ci è dato di sapere, non scorgiamo finora le condizioni indispensabili all'esistenza animale e vegetale come quelle che ci sono note sulla terra, senza delle quali non ammetteremmo possibile la vita.
      Se la vita ebbe origine sul nostro pianeta, deve essersi formata nei mari. I primi esseri viventi sono indubbiamente marini; quelli che finora ha rivelato il precambriano e tutti quelli del cambriano sono nati e sviluppati nei varî oceani; di animali terrestri precedenti o contemporanei agli animali marini non si ha indizio alcuno. Basterebbe questo solo fatto incontestabile ad affermare l'origine marina della vita animale.
      Nel mare si trovano le condizioni necessarie alla vita. Sebbene molti elementi componenti della sostanza vivente si trovino nelle rocce, è da ricordare che nelle rocce questi elementi sono allo stato solido e cristallino per la maggior parte, mentre nelle acque marine essi sono in soluzione e possono facilmente combinarsi e costituire nuove forme e nuove combinazioni e sintesi chimiche.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150