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      L'altra teoria di un promammifero, rudis indigestaque moles, come si esprime il Gadow, è un assurdo praticamente: ogni vivente è un essere definito e non mai un miscuglio di caratteri di diversi tipi insieme uniti; qui è affare di senso comune, base della scienza. La dottrina di Darwin è che nella genealogia dei mammiferi vi fosse una grandissima oscurità; e con Parker egli ammise che vi sia buona ragione di credere che nessun vero uccello o rettile interviene nella linea diretta o di discendenza dei mammiferi, e che ogni evoluzionista ammetterà che le cinque grandi classi, cioè mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci, sono discendenti da qualche prototipo; e che tutti i membri del regno dei vertebrati sono derivati da qualche animale simile a pesce (fish-like). Questa dottrina non è quella della trasformazione, ma quella d'un progenitore unico comune alle cinque classi; per altre classi Darwin ammise altri progenitori, in tutto quattro o cinque, non unico per tutte le classi, come pensava Haeckel e con lui altri.
      Davanti a ogni ipotesi o teoria si trova un fatto, l'apparizione improvvisa dei mammiferi senza nessun precursore, senza l'indizio di forme intermedie o transitorie, così come comparvero i pesci, gli anfibi, i rettili, fra i vertebrati, e i tipi invertebrati, e quindi definiti, o, come dicesi, differenziati e già costituenti gruppi di specie: nessuna discrepanza in questo per tutti i viventi animali, così che paiono tante creazioni separate, e realmente sono tali.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





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