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      Abbiamo ammesso la continuità creatrice della sostanza vivente; e questa vien confermata dalla successione continua delle faune nei periodi geologici; questa dei mammiferi è una nuova creazione, e parrà audacia affermare che anche questa deriva dal mare.
      Abbiamo detto quale fattore entri all'origine degli anfibi e dei rettili, le invasioni marine e lo sviluppo della sostanza vivente in abitati acquatici o misti e infine terrestri. Ora ammettiamo che uccelli e mammiferi siano una continuazione di questa nuova fase di svolgimento, diciamo evoluzione della vita. È molto probabile che l'evoluzione di queste quattro classi sia cominciata quasi simultaneamente, benchè sia apparsa in tempi successivi; questa differenza dev'essere stata dipendente dal maggior tempo richiesto alla formazione embriogenica dei tipi animali relativi; uccelli e mammiferi sono apparsi, nelle prime forme, quasi nel medesimo tempo, come anfibi e rettili quasi simultanei. Per gli uccelli e per i mammiferi è la terraferma il luogo di svolgimento e di adattamento; gli uni e gli altri devono essere stati arborei, alcuni, però, fra acquatici e terrestri; e la storia paleontologica ci porge esempi tanto d'uccelli quanto di mammiferi semiacquatici. Di arborei anche oggi vi sono molti mammiferi; gli uccelli non sono tutti atti al volo, come i primi apparsi. Perchè questo? Dal giurassico al cretaceo i continenti avevano subìto un grande abbassamento e quindi molte zone terrestri erano sommerse con differente profondità sotto le acque oceaniche che le avevano invase; si formarono lagune e paludi, ma la vegetazione era abbondante, e potevano facilmente vivere anfibi e rettili, ma non uccelli e mammiferi se non riparando sugli alberi o acquistando altri organi che li salvassero.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150