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      Si vorrebbe fare delle Felci i progenitori di Lyginodendron, di Heterangium, ma non si riesce affatto, malgrado le teorie e le ipotesi: del resto sono contemporanee, e non è possibile pensare che simultanei siano stati i progenitori e i discendenti loro. A queste Pteridospermee nominate bisogna aggiungere Medullosae e Cordaitales, che pure essendo del tipo generale, rappresentano varî rami polifiletici, che in realtà sono poligenici.
      Quanto dico delle Felci, si può egualmente affermare di Equisetali, che si vogliono far corrispondere a Calamarie estinte, apparse con le altre piante nel devoniano superiore. E non è il motivo che i ricordi paleontologici siano insufficienti o frammentari; non v'è dubbio che lo siano, ma v'è il fatto del grande sviluppo delle forme paleozoiche rispetto a quello relativamente assai magro delle piante recenti. Quindi l'evoluzione qui non si può invocare; mentre la storia di quei gruppi sopra ricordati mostra che l'evoluzione avvenne in essi nel paleozoico, cui seguì l'estinzione, mentre le piante moderne che si fanno corrispondere alle estinte, che si considerano progenitori, sono, per lo meno, forme degenerate. L'evoluzione dunque non è avvenuta, come hanno stabilito i teorici.
      Sostanzialmente fra le varie Pteridofite del paleozoico e le viventi non si vede quel legame e quella evoluzione che teoricamente è stabilita, perchè le piante paleozoiche hanno uno sviluppo splendido rispetto alle forme pteridofitiche recenti; quelle sembrano famiglie che hanno avuto un'evoluzione propria nei limiti dei propri tipi e poi si sono estinte.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





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