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      Osborn ha ammesso una continua origine di caratteri per la continua origine di unità-caratteri secondo sue osservazioni paleontologiche(14). Noi abbiamo ammesso nella formazione dei tipi animali una embriogenia per la quale vanno a formarsi nuovi caratteri che si aggiungono e si accumulano fino a costituire i viventi con i caratteri che posseggono. Trovammo che oltre questa embriogenia formativa, vi è uno stadio che succede, il larvale, uno stadio provvisorio prima che l'individuo raggiunga quello adulto e completo(15): questo per le forme degli invertebrati. In questa condizione larvale l'individuo per raggiungere lo stato adulto, deve assumere nuovi caratteri che ancora gli mancano: quindi una formazione continua. Secondo questa nostra ipotesi, la teoria di Osborn corrisponde a verità, indipendentemente dall'idea dei caratteri-unità, che egli con altri accetta, e che è sostanzialmente la teoria dei fattori mendeliani, dei geni, e così via.
      Osborn stabilisce due forme di caratteri, cioè quelli che si riferiscono a mutamenti qualitativi, o genesi di caratteri nel senso di un adattamento, detti di Rettigradazione; e mutamenti quantitativi, o genesi di nuove proporzioni in un carattere esistente, detti di Allometria.
      Uno degli esempi da Osborn riferiti è quello che avviene nei Titanoteri: corna che nascono e si sviluppano successivamente, rettigradazione; volume del tipo animale che aumenta, allometria: i due fatti sono veri così da non ammettere dubbi di sorta. La spiegazione, secondo il mio parere, sarebbe in armonia con la mia ipotesi della embriogenia formativa e della formazione larvale negli invertebrati.


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La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





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