Pagina (115/150)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Comunque sia, ad essi si attribuisce il mutamento che si manifesta nel vivente, quando si svolge dai cromosomi e dalla sostanza cellulare. Ad essi si attribuiscono i così detti fattori mendeliani, i geni, le unità caratteri, il plasma germinale, e così via, che oggi, da Weismann a Mendel a De Vries a Bateson e ad altri, sono considerati elementi concreti, mentre a noi sembrano soltanto simboli. L'uomo ha bisogno di crearsi enti da idee che egli si forma di agenti, di forze, di attività, donde quei simboli che sono divenuti entità reali.
      Sembra che le variazioni comincino dai cromosomi, come gli elementi visibili morfologici e più interni; al di là nulla si scopre, e ogni altra ipotesi, come ad esempio quella di mutamenti chimici, finora non è osservabile nè constatabile. Con ciò, in ogni caso, si pensa che le variazioni comincino dall'interna sostanza; ma come e in qual modo non è detto nè è facile a scoprire. Poichè da Weismann e da Galton in poi, si è ammesso che i germi costituiti dagli ultimi elementi formativi, non possono essere modificati da influenze esterne, e quindi se avvenissero variazioni nel corpo vivente (soma), esse non sarebbero ereditate giammai: è la dottrina della non ereditarietà dei caratteri acquisiti. Se questa dottrina fosse vera, il concetto di trasformazione per evoluzione sarebbe in piena antitesi, e la immutabilità organica sarebbe assoluta, cioè anche per quelle variazioni da cui hanno origine le specie. È curioso, però, che gli evoluzionisti che hanno accettato l'una teoria e l'altra, non si sono accorti di questa antitesi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vita animale e vegetale
Origine ed evoluzione
di Giuseppe Sergi
Editore Sonzogno Milano
1922 pagine 150

   





Weismann Mendel De Vries Bateson Weismann Galton