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      Grande era anche il numero di condannati per delitti di sangue senza furto e senza recidiva, ma nel 1848 intorno a dugento ergastolani per indulto sovrano discesero alla pena di venticinque anni di ferri. La maggior parte di quelli che ora vi sono, vennero dopo il 1848. Taluno potrebbe domandare: Giova egli alla pubblica morale condonare o diminuire la pena del fratricida, del parricida, del matricida, e negar poi ogni speranza di perdono a chi rubò per miseria ed uccise per nascondere il furto? La proprietà adunque è cosa più sacra della paternità, della maternità stessa? Uno dei due matricidi è demente. Si dice che non egli ma un garzone uccise sua madre: e che sua sorella, sposata ad un gendarme, per impossessarsi di tutto il patrimonio, incolpò questo infelice, che dopo la condanna finì di perdere il senno che non ebbe mai intero. Sarebbe vero che ancor vive e gode una tal donna?
      L'omicida per sortilegio è uno, che ingannato da un ciurmadore, con altri uccise un fanciullo per ritrovare un tesoro.
     
      2a Categoria - Pene
     
      Sono condannati alla pena dell'ergastolo
      439
      Condannati alla pena di morte, per grazia commutata in quella dell'ergastolo
      134
      Condannati a più pene di ferri le quali oltrepassando i trent'anni si debbono per legge espiar nell'ergastolo
      58
     
      631
     
      La pena dell'ergastolo fu stabilita dal Codice delle leggi pubblicato il 1819. Prima di questo tempo v'era la pena de' ferri in vita, la quale, non ostante la nuova legge, durò per altri cinque anni sino al 1824; quando alcuni condannati politici invocando la legge per sé e per tutti gli altri, ottennero che gli ergastolani stessero senza ferri, ed avessero cinque grani al giorno, oltre il pane e la zuppa.


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





Giova Categoria Codice