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      Poi si sente un grande sbuffo, un fiato caldo, e vede una gran faccia cornuta:
      Madonna!" dice: "Il diavolo!" e fugge. Era un bove che tentava di uscire dalla stalla! Passò in Sicilia e fece a schioppettate in Messina e in Catania: andò in Palermo, e di là fuggì a Malta. Ma senza danari, confidando nell'amnistia pe' fatti di Sicilia, e nella sua condizione oscura, tornò, ma fu arrestato. De' fatti di Sicilia non fu accusato, anzi non ne fu neppure interrogato: ma fu accusato di cospirare contro lo stato con un galantuomo in casa del quale egli soleva andare. Egli dice: "Io credeva che l'accusa era una chiacchiera. Cospirazione! che cosa è cospirazione? Ma aspetta la sentenza, e don Cristofaro è condannato alla prigionia, Bellantonio all'ergastolo. Vedete che giudizio di cristiani avevano i giudici! Bellantonio era più di don Cristofaro, Sapete chi è Bellantonio? È più di Poerio, il quale fu condannato a 24 anni, e Bellantonio all'ergastolo". "Ma tu che cosa volevi quando pigliasti le armi?" "I diritti miei." "E che cosa sono i diritti tuoi?" "La giustizia."
      Io non saprei dire se è peccato o vergogna, ma forse è l'una cosa e l'altra, l'aver mandato all'ergastolo un povero giovane fornaio. Ha imparato qui a leggere e scrivere, e gli è stato maestro Gennarino, il quale lo ama moltissimo, e scherza sempre con lui, ed è il suo confidente. Giorni fa gli capitarono fra mani non so come le lettere di Annibal Caro: ed egli dopo di aver letto un pezzo, venne da me, e mostrandomi il libro, ed a stenti compitando la parola conciossiacosacché, mi domandò: "Che significa questa santa diavola di parola?


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





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