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      Queste sono arti sue, ed arti vecchie: così mescolava i suoi agenti tra quelli che più oscenamente gridavano abbasso: così li mescolava tra quelli che formarono le barricate il 15 maggio; e così per mezzo loro suole accendere e ravvivare ogni opera scellerata. Ma l'anello che romperà questo incanto è la ragione. Esaminiamo dunque il processo.
      Prima che Salvatore Faucitano, accusato come autore di quella esplosione, fosse arrestato la mattina del 16 settembre innanzi la reggia, in un'altra strada della città verso l'alba dello stesso giorno era arrestato il Vellucci come colui che aveva affisso ad una cantonata un cartello nel quale si consigliava il popolo di non concorrere alla benedizione del papa. Costoro dissero di avere ciò fatto per consiglio ed ordine di quel Francesco Giordano, del quale ho parlato innanzi, e con l'opera e l'aiuto di Francesco Catalano, di Errico Piterà, e di altri. Dimandati ambedue se sapessero l'autore dei cartelli, il Vellucci disse non saperlo, il Faucitano rispose: "Giordano non indicò colui che aveva i cartelli scritti, però da Catalano venne a sapere che egli aveva fatto il borro de' cartelli, e che fattolo rivedere nelle prigioni a Poerio e Settembrini, il primo lo voleva moderato verso il governo, l'altro cioè il Settembrini intendeva farlo oltremodo vibrato; ma che egli rifacendolo vi aveva dato del settembriniano e del poeriano: così l'aveva fatto affiggere senza nemmeno indicarmi per mezzo di chi [9]". Il Catalano nel suo interrogatorio del 28 settembre confessa che egli ed il Piterà scrissero di loro mano i cartelli: poi soggiunge queste parole: "Animandosi quistione tra me ed il Piterà su di una frase dei detti bigliettini che Piterà diceva non essere acconcia, io sostenni il contrario e per mera millanteria, mentre in realtà non ve n'era niente, dissi di averli fatti leggere a Poerio ed a Settembrini, il primo detenuto di San Francesco, l'altro in Santa Maria Apparente; anzi per dare più tuono alla cosa dissi che Poerio era sempre transigente, perché aveva fatto togliere alcune parole del proclama: ma questo è meramente falso, perché tali individui non li conosco affatto [10]". Ecco come sono nominati due uomini onesti perché hanno fama di amare onesta libertà e di sapere accozzar due parole scrivendo.


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





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