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      O il Giordano disse questo, ed ecco le speranze e le promesse ch'egli dava ai suoi agenti, a lui devoti per pochi danaruzzi e moltissime parole. Noi altri che siamo accusati di comporre quel sognato comitato siamo uomini di picciola fortuna, ed io viveva sottilmente di mie fatiche; né potevamo radunar danari perché non eravam di quelli che hanno il privilegio di far proprie le pubbliche entrate. O il Giordano non lo disse, ed è stato suggerito a Margherita per confermar le voci che i liberali davano quattro carlini al giorno ai popolani poveri. Si sa, ed un tempo si dirà, quali grida furono pagate per pochi e brutti tornesi.
      5. Scorsi pochi giorni da tal notizia, Giordano e Sessa mi dissero che in una delle riunioni del comitato centrale, in cui erano tutti i membri sopraccennati intervenuti, era stato deliberato di fare uccidere i ministri Bozzelli, Ruggiero, Longobardi e Gigli, non che il commessario Merenda, ed il capitano del treno Palmieri; i primi perché facevan di tutto per distruggere nel Consiglio di stato ogni vestigio di costituzione, ed i secondi, presedendo i comitati realisti, facevano dai loro dipendenti insultare e manomettere i liberali. Giordano diceva che ad esso era stata affidata la esecuzione di tali assassini coll'aiuto e cooperazione di Sessa.
      Questa è la più scellerata cosa che sia stata inventata da mente scelleratissima. Accusar di sei assassinii uomini di vita intemerata, vissuti sempre virtuosamente, che avendo avuto il potere in mano hanno beneficato gli stessi loro nemici, è tale infamia che non ha nome.


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





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