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      Ciò avvenne per quanto vado rinnovando nell'idea tra la fine di maggio e princìpi di giugno corrente anno.
      Io proverò chiarissimamente nel mio discarico che in mia casa non aveva altre riunioni che di giovani studenti; proverò che in tutte le ore del giorno io ero severamente occupato alle mie lezioni, perché dalle sole mie fatiche onorate io traeva il sostentamento della mia famiglia; che la sera io per costume, per istanchezza, e per amore allo studio ed alla famiglia non usciva mai di casa, e me ne stava coi miei figliuoli. E per provare che questa vita di fatiche e di stenti non mi lasciava briciola di tempo, io chiamerò in testimonianza il padron della casa che io abitava, gli altri inquilini, e quelle persone in casa di cui io andava a dar lezioni. Chi viveva a questo modo è accusato di essere presidente e capo d'una setta, dalla quale scacciava il Poerio, il Pica, ed un altro, e meditava repubblica e costituente; e così rifiutava l'opera delle Calabrie dipendenti dal Poerio, degli Abruzzi dipendenti dal Pica, e chi sa di qual altra potenza del mondo dipendente dal terzo ignoto. Il Pica ed il Poerio, che secondo il Margherita approvarono con tutti gli altri il disegno di assassinar sei persone, si sarebbero fatto scrupolo per la repubblica e la costituente. Arrestato l'Agresti, mancava anche la corrispondenza con l'estero; e non si dice se altri si prese, questo carico, se lo prese uno o più. Forse l'Agresti solo bastava: ma l'estero è il mondo, e il mondo è tanto grande che non bastava uno solo a tener questa corrispondenza.


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Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





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