Pagina (288/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ecco le mie dieci posizioni a discolpa.
      1. La polizia ha presentato un falso certificato della decisione che la commissione di stato fece sul mio conto nella causa della "giovine italia." Io per dimostrar falso quel certificato dimandava si richiamasse quel processo; e dimandava ancora che la corte chiedesse dalla polizia i rapporti su la mia condotta politica dal 1842 al 1848. Ma la gran corte vuol credere ciecamente alla polizia, non vuol farmi provare o la falsità del certificato o il mio errore; non vuol sapere della mia condotta politica, rigetta la posizione.
      2. Io sono odiato ed accusato perché creduto sfrenato scrittore ed autore di quante stampe clandestine si sono fatte contro il governo e contro i privati. Per provare che questa posizione è falsa, quindi l'odio ingiusto, e ingiustissima l'accusa, io presentavo alcune proteste da me scritte in certi giornali, ed alcuni miei opuscoli stampati; e chiedeva si leggessero, per vedere se chi ha quei sentimenti, quelle opinioni, e quello stile possa scrivere quel sozzo proclama che a me si attribuisce. La gran corte non vuol leggere niente, non bada a stile, rigetta la posizione.
      Con le seguenti quattro posizioni io intendeva provare come in tempi torbidi sono stato moderatamente sereno, e come, da che il principe diede e giurò una costituzione, io sono stato sempre costituzionale.
      3. In marzo 1848 si radunarono in casa del Poerio parecchi uomini ragguardevoli per discutere la nomina di un nuovo ministero; e fra gli altri v'intervenne il conte del Balzo, marito della regina madre, ed il capitano Carrascosa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordanze della mia vita
Volume Secondo
di Luigi Settembrini
pagine 356

   





Poerio Balzo Carrascosa