Pagina (13/117)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ella aveva allestiti, nel suo palazzo, due appartamenti, secondo il suo piacere: al piano terreno era il museo delle sue preziose «anticaglie», che era chiamato «la Grotta»: un poeta del tempo ha detto:
      «...e giù posto a terrenoQuel loco che la Grotta il mondo appella.
      L'appartamento del piano superiore era detto il «Paradiso», e di questo le stanze più intime, a lei più care, erano il suo celebre «Studiolo». Una meraviglia. Le pareti ricoperte di squisite tarsie di legno, i soffitti tutti a delicati ori su fondo azzurrino, su cui si legge, oltre al nome della Dea di quel tempio, la sua bella e forte divisa: «Isabella Estens. March. Mantuae 1524. Nec spe nec metu». Le tavole e le tele dei prediletti maestri la adornavano, le porte eran squisitamente scolpite nel marmo: e collezioni di medaglie e di camei, di rari strumenti musicali (era Isabella esperta arpeggiatrice di liuto) di armi damaschinate, di pietre preziose incise. Ivi si allineavano i libri che Aldo Manuzio le mandava, in rilegature stupende; ed alti specchi di Murano riflettevano tutti quei peregrini tesori. I soggetti delle pitture, voluti e comandati da lei, erano tutti lieti: qui una «Leda» di Lorenzo Costa, là danze di amorini del Perugino; poi due quadri di colui ch'è stato detto «il più grande poeta della pittura», Antonio Allegri; e due tavole meravigliose di Andrea Mantegna: l'una «Venere e Marte sorpresi da Vulcano», l'altra «Minerva e Diana che scacciano i vizî».
     
      ***
     
      È facile a noi, mi pare, di comprendere, come nessuna delle corti del Rinascimento potesse stare al pari di quella di Mantova, la quale era ritenuta da tutto il mondo come un vero Museo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Femminismo Storico
di Sfinge
Editore La Poligrafica Milano
1901 pagine 117

   





Grotta Grotta Dea Estens Isabella Aldo Manuzio Murano Lorenzo Costa Perugino Antonio Allegri Andrea Mantegna Marte Vulcano Diana Rinascimento Mantova Museo