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      Č vestita di bianco, il colore suo preferito; intorno al collo le gira un lungo filo di perle, le gemme che ella predilige; la sua fronte č piů bianca dei suoi veli, piů bianca delle sue perle.... Un fremito di ammirazione corre per l'assemblea: non piů Bonaparte ma Giulia Récamier č il bersaglio di tutti gli sguardi attoniti, sorrisi dalla incantevole, novissima apparizione. Bonaparte se ne accorge e si volge a guardare colei che gli contende l'attenzione del pubblico: gli occhi d'aquila s'incontrano un attimo con quelli di colomba.... e la bella donna, sotto il duro inflessibile sguardo, impallidisce e trema. Da Napoleone imperatore, cui ella nella bontŕ del suo cuore, non seppe perdonare nč la morte di Enghien nč gli esilii di amici diletti, ebbe a soffrire in seguito cattivi trattamenti: pare anche accertato ch'egli tentasse metterla nel numero delle sue conquiste femminili, di quelle ch'egli prendeva, cosě, come fortezze da espugnare e abbandonava tosto sdegnosamente, come vile bottino di guerra.... Ma ella era l'invitta, e il Côrso terribile la trovň inespugnabile come i ghiacci del nord ch'egli doveva, a suo danno, sperimentare un giorno....
     
      ***
     
      La vita di Giulia Récamier non ha tappe importanti che la dividano in periodi notevoli e diversi. Due rivolgimenti finanziari sofferti da suo marito a breve distanza l'uno dall'altro, furono causa ch'ella dovesse rinunziare al lusso col quale aveva iniziata la sua vita a Parigi; ed ella fece serenamente, con fortezza d'animo esemplare, la rinunzia a tutto ciň che era la naturale cornice della sua persona.


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Femminismo Storico
di Sfinge
Editore La Poligrafica Milano
1901 pagine 117

   





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