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      Si spegne: ma disgraziatamente, nelle fantasie come quella di Giorgio Sand, spunta tosto il bisogno di altre fedi, di altri sogni. Allora in quel triste momento psicologico, in cui ella meditò perfino il suicidio, in terra lontana, sprovvista di mezzi finanziarî, col cuore devastato dalle disillusioni sofferte, ella, al letto di de Musset infermo, ch'ella curò con cuore di sorella, e per cui s'ebbe la riconoscenza della madre del poeta, si trovò accanto un giovane onesto e buono, un umile medico: Pagello. Il riposo, dopo la tempesta, la semplicità di un devoto amore, dopo la intricata complicazione delle sue relazioni con de Musset, relazioni in cui è quasi impossibile veder chiaro, senza tener conto della bizzarria di quei due cervelli, specialmente di quello di lui. Da tutte le pubblicazioni (anche troppe!) fatte su la celebre storia, una cosa sola mi par risultare, cioè che i due amanti non si erano mai nè meglio amati tanto come dopo la loro separazione, avvenuta, come si direbbe curialmente, per incompatibilità di carattere. Il loro magnifico epistolario è uno dei più curiosi documenti del cuore umano! di quel cuore ch'ella stessa ha chiamato «un mauvais plaisant».
      «Sans la jeunesse et la faiblesse que tes larmes m'ont causée un matin, nous serion restés frère et soeur!» Scrive Giorgio ad Alfredo, dopo, rimpiangendo la loro comune debolezza. Ah mai troppo, mai troppo ella la rimpiangerà! La donna dal vasto intelletto non seppe il segreto che fu la forza di donne assai meno intelligenti di lei; il segreto di saper essere solo l'amante dell'anima!


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Femminismo Storico
di Sfinge
Editore La Poligrafica Milano
1901 pagine 117

   





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