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      E quel grande fanciullo, così corrotto eppure così sublime, deve aver compreso troppo tardi che quando si ama molto bisogna avere il coraggio di rispettare la donna amata e di non trarla al basso mai, nemmeno col pensiero! Egli lo sentì, perchè scrisse un giorno, dopo la separazione, alla sorella dell'intelletto, alla sorella, come lui gloriosa: «Notre embrassement était un inceste!» E come tale fu punito dal cielo.
      Mi preme anche difendere Giorgio Sand, da una accusa mossale da' suoi nemici, e che danneggerebbe tanto la sua memoria, se non fosse, come a me pare, assurda: assurda anzitutto perchè in questa donna in cui vediamo gravi colpe, volgari bassezze non ne vediamo mai. L'accusa è ch'ella fosse letterariamente gelosa di de Musset. Un assurdo lo ripeto. Nella donna, anche se d'alto ingegno, non è per legge atavica, possibile l'invidia verso l'uomo. È cosa fuori della natura; come invece è, sventuratamente possibile qualche volta il contrario.... L'ho già detto, la donna è sempre felice ed orgogliosa che l'uomo che l'ama sia alto nella sua stima e in quella altrui. Ella vede così spesso l'uomo farsi umile a' suoi piedi, che più è egli veramente grande, più il suo amor proprio è soddisfatto. La donna vuole amare ed ammirare insieme. Sentite ciò ch'ella gli scriveva: «Ménage cette vie que je t'ai conservée, peut être, par mes veilles et mes soins! Ne m'appartient-elle pas un peu, à cause de cela? Laisse-moi le croire, laisse-moi être un peu vaine d'avoir consacré quelques fatigues de mon inutile et sotte existence à sauver celle d'un homme comme toi!


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Femminismo Storico
di Sfinge
Editore La Poligrafica Milano
1901 pagine 117

   





Giorgio Sand Musset