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      Ma i cinque secoli, nel corso de' quali si rifuse il genere umano, sono coperti da così dense tenebre, che le più accurate indagini non dissiperanno giammai interamente. Verun monumento, veruno storico abbastanza esatto ci rimane di que' tempi in cui tre popolazioni settentrionali, i Goti, i Lombardi, i Franchi, s'incorporarono successivamente agl'Italiani resi loro soggetti: troppo erano avviliti gli ultimi avanzi della popolazione civilizzata; troppo ignoranti i conquistatori per iscrivere la storia de' loro tempi. Le poche cronache contemporanee ne conservarono bensì i nomi dei re, le guerre che sostennero, e le rivoluzioni che frequentemente li balzavano dal trono, ma non ci danno veruna notizia dei popoli, onde giudicar si possa dei costumi e dello sviluppo delle sue facoltà. Altronde la storia de' principi è affatto straniera al nostro scopo, quando non ci fa conoscere le cagioni che diedero origine alle nostre repubbliche. E per tal modo forzati di rinunciare al pensiero di dare una soddisfacente storia di questi tempi d'oscurità, ci limiteremo ad indicare sommariamente il modo con cui i settentrionali frammischiaronsi alle nazioni del mezzodì, per richiamare poi separatamente ad esame alcuni oggetti, che in particolar modo richiedono la nostra attenzione; cioè l'origine, i progressi e lo scioglimento del sistema feudale, la storia della città e della chiesa di Roma dopo la caduta dell'impero occidentale, la storia delle città greche del mezzo giorno d'Italia, quelle delle città marittime, e finalmente quella della formazione di tutti i municipj che diventarono governi liberi.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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