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      Roma col suo territorio, che allora cominciò ad aver il nome di ducato, si tenne fedele agl'imperatori d'Oriente sotto la protezione dei Papi(21). L'Esarcato di Ravenna, non che la Pentapoli che formava parte della Romagna, e le città marittime dell'Italia meridionale furono dalle armi greche difese contro i Lombardi: finalmente un principe lombardo, resosi quasi affatto indipendente dai re della sua nazione, erasi stabilito nel centro delle Provincie ond'è oggi formato il regno di Napoli, e vi regnava col titolo di duca di Benevento. Intanto Alboino, ed i suoi successori avevano stabilita in Pavia la sede del regno, che stendevasi dalle alpi fin presso Roma.
      In tal maniera la conquista de' Lombardi fu per certi rispetti cagione del risorgimento delle nazioni italiane. Principati indipendenti, comuni, repubbliche, s'andavano agitando per ogni verso, e questa contrada da tanto tempo addormentata incominciò a risvegliarsi. Poichè nel susseguente capitolo avremo esaminata l'interna forma del regno lombardo di Pavia, procederemo separatamente, e partendo sempre dalla stessa epoca, a parlare del ducato e della repubblica di Roma, del principato di Benevento, delle repubbliche d'Amalfi, di Napoli, di Gaeta, di Venezia, e finalmente di tutte le popolazioni che si videro allora acquistare un'esistenza politica.
      (568=774) La monarchia de' Lombardi durò abbastanza gloriosa duecento sei anni(22); nel quale spazio di tempo ebbe ventun re(23), e tra questi molti egregi ed illustri principi, come ne fanno prova le savissime leggi che diedero al loro regno.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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