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      L'arcivescovo di Milano che aveva la direzione di questi trattati, risolvette di passare egli stesso in Germania e trattar la pace a nome della sua nazione con Corrado il Salico duca di Franconia, ch'era stato eletto da una dieta tedesca, ed il di cui nome va unito alle ultime leggi che compirono il sistema feudale(113).
      (1024) Corrado II discendeva in linea femminina da Ottone il grande, lo che gli diede un titolo per aspirare alla corona. Il suo predecessore Enrico II era morto senza figliuoli; ed una delle virtù, che lo fece degno con Cunegonda sua moglie dell'onor degli altari, vuolsi che fosse la fedeltà con cui mantenne fino alla morte il voto di verginità emesso di consenso della sposa(114).
      (1026) Poichè Corrado ebbe pacificata la Germania, e stabilita la sua discesa in Italia, spedì, secondo l'usanza che di fresco era invalsa, deputati a prevenire tutte le città della sua venuta, chiedendo loro il giuramento di fedeltà, ed il pagamento delle tasse, che in questa sola circostanza erano devolute al tesoro reale. Tali imposte chiamavansi nel barbaro latino di que' tempi federum, parata, e mazionaticum. Il primo consisteva in una determinata quantità di vittovaglie destinate al mantenimento del re e della sua corte, che d'ordinario venivano rappresentate da una somma di danaro. Il secondo era un tributo col di cui prodotto riparavansi le strade ed i ponti de' fiumi che doveva attraversare il re. Il terzo serviva alle spese dell'alloggio de' cortigiani e dell'armata reale durante il loro viaggio(115).


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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