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      Fortunatamente per questo le tumultuarie elezioni del popolo davano alla Chiesa per papi soltanto capi di fazione, la di cui ambizione non andava più in là della propria famiglia, i di cui vizj assorbivano tutte le ricchezze, e distruggevano ogni vantaggiosa opinione. A ciò s'aggiungevano i frequenti scismi che indebolivano ancora più la santa sede. Quando Enrico III venne la prima volta a Roma per ricevere la corona imperiale, vi trovò tre papi che si disputavano la tiara; ed il primo atto d'autorità che dovette fare in Roma, fu quello di ristabilire l'unità della Chiesa.
      L'imperatore Corrado il Salico era morto in Utrech il 4 giugno del 1039. Aveva avuto da Gisla sua sposa un figlio, Enrico III detto il nero, ch'egli aveva in sua vita già fatto incoronare re de' Romani(195). Enrico fu riconosciuto ancora dagli Italiani lo stesso anno, o il susseguente al più tardi. Eriberto, arcivescovo di Milano, passò in Germania per ultimare con lui la guerra tra la sua metropoli e Corrado. Ma, a dispetto di tale pacificazione, Enrico III ritenuto in Germania da una pericolosa guerra ch'ebbe col re di Boemia(196), tardò alcuni anni a venire a prendere possesso delle due corone di Lombardia e dell'impero. La sua assenza diede luogo in Milano a nuove turbolenze, di cui parleremo altrove; e lasciò altresì manifestarsi in Roma il più scandaloso scisma che fosse mai stato.
      La famiglia de' conti di Tuscolo, che discendeva da Marozia e da Alberico, avea dato alla Chiesa tre papi l'uno dopo l'altro, Benedetto VIII l'anno 1012, Giovanni XIX, fratello di Benedetto, l'anno 1024, e Benedetto IX, nipote dei precedenti, l'anno 1033; gli ultimi due si erano fatti eleggere acquistando i suffragi del popolo con manifesta simonìa, ed avevano renduta la dignità papale quasi ereditaria nella loro famiglia(197). Uno storico assicurava che Benedetto IX non aveva più di dieci anni quando, profondendo l'oro, gli si acquistarono i voti del popolo(198). Questa estrema giovinezza non è altrimenti avverata; ma ciò che non è controverso, è la scandalosa condotta di questo pontefice nel corso di dodici anni, i furti, i massacri, le impudicizie che lordarono la santa sede.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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