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      Cinzica ebbe una statua nel distrutto sobborgo, che, rifabbricato di nuovo, assunse il di lei nome(382).
      Intanto la flotta spedita in Calabria aveva avuti prosperi successi contro i Saraceni ch'erano stati obbligati di concentrarsi in Reggio per difendere questa città da loro posseduta, nelle di cui vicinanze furono pur battuti dai valorosi Pisani avanti che la flotta abbandonasse il mare siciliano(383).
      Appena rientrati nel porto di Pisa seppero i vittoriosi guerrieri che i corsari sardi avevano insultata la loro patria, e giurarono di vendicarla; ma la guerra che ardeva tra Lucca e Pisa, ed altre cagioni a noi sconosciute, protrassero la spedizione che meditavano, finchè un nuovo attentato dei Mori di Spagna, sbarcati l'anno 1012 sulle loro coste, li costrinse a punire tanta insolenza(384). Papa Benedetto VIII aveva spedito un legato per eccitarli alla guerra, e fu probabilmente il pontefice che propose un'alleanza tra Pisa e Genova, riunendo le armi delle repubbliche rivali contro il comune nemico. Muset vide atterrito avanzarsi su la Sardegna la più potente flotta che da molti secoli avesse corso il mar Tirreno. Invano tentò d'impedire lo sbarco delle truppe, le quali rinforzate dai Cristiani dell'isola, lo attaccarono su tutti i punti, e lo sconfissero in modo che dovette a precipizio abbandonare la sua conquista, valendosi per la fuga delle navi che aveva allestite per corseggiare il Mediterraneo.
      Ma l'antica rivalità non tardò a gittar la discordia tra i vincitori quando si venne alla divisione della preda.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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