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      Dopo alcuni mesi passò dalla Lombardia a Roma, di dove la sua armata, scacciato l'antipapa Anacleto, s'avanzò verso Napoli, e costrinse Ruggiero re di Sicilia ad abbandonare l'assedio di quella città. Ma i vantaggi di così fortunata campagna, come abbiamo altrove osservato, non ebbero lunga durata; Lotario, tornando in Germania, morì in Trento il 3 di dicembre del 1137, e papa Innocenzo, rimasto solo contro Ruggiero, fu da questo re fatto prigioniero a Gallazzo il 22 luglio del 1139.
      (1139) Dalla guerra tra i due papi, e dalla subita morte di Lotario e d'Innocenzo ebbe origine una lunga e scandalosa anarchia. Il popolo romano, approfittando dello scisma e dell'abbassamento del potere pontificio, ricuperò le prerogative perdute sotto la vigorosa amministrazione di Gregorio VII e de' suoi successori, quando il fanatismo non permetteva d'aprir gli occhi sulle usurpazioni della santa sede: e le prediche del monaco Arnaldo da Brescia cooperarono potentemente in sul finire del pontificato d'Innocenzo II a far risorgere le spente forme del governo repubblicano.
      Arnaldo, di ritorno dallo studio di Parigi, ebbe coraggio di predicare in Brescia contro le iniquità, l'ambizione ed il despotismo del clero35. I severi costumi e l'ortodossa fede di Arnaldo non permettevano ai suoi avversarj di calunniarlo. La sua erudizione e la robusta eloquenza gli davano l'assoluto predominio di tutte le adunanze, nelle quali erano ordinario soggetto de' suoi ragionamenti i vizj del clero e le pericolose conseguenze del suo potere temporale.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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