Pagina (111/316)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E per tal modo non si mantenevano fedeli al partito imperiale che la città di Pavia ed il marchese Guglielmo di Monferrato197. O sia che i confederati non si credessero abbastanza forti per ridurli colla forza, o che le vecchie alleanze di molti di loro ne arrestassero le armi, i confederati si astennero dall'usare la violenza per sottometterli, e si limitarono a ridurli in istato di non poter nuocere ai federati, fabbricando fra loro una città soggetta alla lega, che tagliasse la comunicazione fra i due territorj. Per colorire questo progetto tutte le truppe di Cremona, Milano e Piacenza portaronsi al confine dei due stati tra l'alto Monferrato ed il territorio pavese oltre Po, ed in quella vasta e magnifica pianura scelsero un luogo fortificato dalla natura al confluente del Tanaro e della Bormida, due de' più grossi fiumi che scendono dalle montagne poste alla destra del Po. Questi torrenti di un andamento affatto irregolare, non presentano da per tutto una linea insormontabile alle armate, perchè non ugualmente profondi, pure i loro guadi non essendo frequenti nè stabili, e l'ingrossamento delle loro acque accadendo ogni anno nella stagione in cui i Tedeschi sogliono stare in campagna, potevano formare una bastante difesa. Altronde la terra argillosa di quel territorio e profondamente penetrata dall'acqua, si oppone in tempo d'inverno alla marcia de' soldati, ed al collocamento del campo; e nella state gl'immensi strati di ghiaja che i fiumi lasciano scoperti, privi affatto di cespugli e d'arbusti, oltre l'insoffribile calore che tramandano quando sono percossi dal sole, espongono da pertutto ai dardi lanciati dalle mura le truppe che osassero d'avvicinarsi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





Pavia Guglielmo Monferrato Cremona Milano Piacenza Monferrato Tanaro Bormida Tedeschi