Pagina (119/316)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non molto dopo convocò un'altra dieta a s. Ginasio in Val d'Arno inferiore, ad oggetto, dicev'egli, di dar l'ultima mano al trattato; ma quando v'arrivarono i magistrati di Pisa e di Fiorenza, lì fece arrestare e chiudere in una carcere206.
      Siccome Pisa e Fiorenza non eransi ancora dichiarate contro l'imperatore, nè avevano presa parte alla lega lombarda, avrebbe dovuto risguardarsi come ingiusta ed impolitica la condotta di Cristiano, il quale moltiplicava senza necessità i nemici del suo padrone207; pure ottenne l'intento che si era proposto, perchè obbligò gli alleati dell'Impero a porsi senza riserva sotto la sua dipendenza, ed a sostenere più vigorosamente ciò che prima non era che una privata contesa. S'egli si fosse limitato all'ufficio di mediatore, sarebbe rimasto senza credito e senza forze: fatto capo di partito, fu posto alla testa d'una potente armata, che allestirono i Pistojesi, i Sienesi, i Lucchesi ed i gentiluomini della Toscana, dell'Ombria e della Romagna; e con quest'armata si fece a devastare il territorio fiorentino.
      Non tardarono i Pisani a spedire in soccorso dei loro alleati duecento venticinque cavalli sotto il comando di due consoli; e facendo ad un tempo una gagliarda diversione nel territorio lucchese, richiamarono i Lucchesi a difendere il loro paese. Il 17 agosto a Ponte fosco, ed il 28 a Monte calvoli furono i Pisani vittoriosi dei loro nemici: ma non furono ugualmente fortunati in mare, ove perdettero in un incontro avuto colla flotta genovese più galere che i loro nemici208.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





Val Arno Pisa Fiorenza Pisa Fiorenza Cristiano Impero Pistojesi Sienesi Lucchesi Toscana Ombria Romagna Pisani Lucchesi Ponte Monte Pisani