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      Il consolato fu riconosciuto, ma i consoli dovevano ricevere, bensì gratuitamente, l'investitura della loro carica da un legato dell'imperatore, quando però in forza di una costumanza locale non la ricevessero dal vescovo conte della città. L'imperatore venne autorizzato a stabilire in ogni città un giudice d'appello, cui potrebbero deferirsi le cause civili per somma maggiore di venticinque lire imperiali253. Questo giudice, entrando in carica, doveva giurare di conformarsi alle costumanze della città e di non permettere che una causa rimanesse indecisa più di due mesi.
      Ogni città doveva giurare di sostenere in Italia i diritti imperiali rispetto a coloro che non erano membri della lega. Prometteva all'imperatore di corrispondergli il fodero reale quando entrava in Lombardia, di ristabilire i ponti e riparar le strade, tanto in occasione del suo arrivo, che del ritorno, e di preparargli un sufficiente254 mercato per l'approvigionamento della sua casa e dell'armata. Finalmente promettevano tutte le città di rinnovare ogni dieci anni il giuramento di fedeltà255.
      In tale maniera ebbe fine la lunga contesa della libertà d'Italia; e le repubbliche lombarde, ch'ebbero fino a tal epoca una precaria esistenza, furono legalmente riconosciute e costituite256.
     
     
     
      CAPITOLO XII.
     
      Ultimi anni di Federico Barbarossa. - Suo figliuolo Enrico VI riunisce all'Impero il regno delle due Sicilie. - Tumulti eccitati dalla nobiltà nelle repubbliche italiane.
     
      1183=1200.
     
      Dopo la lunga e pericolosa guerra che con tanto valore avevano le repubbliche italiane sostenuta per la libertà, non gustarono i vantaggi che loro assicurava la pace di Costanza.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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