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      - Abbassamento della fazione ghibellina.
     
      1197=1216.
     
      La quasi simultanea morte di tutti i sovrani d'Italia lasciò nel dodicesimo secolo libero corso all'ambizione di uno de' loro successori, il pontefice Innocenzo III. Questo papa fu uno de' fondatori della temporale monarchia della Chiesa; monarchia quattro volte ristabilita dai pontefici, perchè quattro volte, malgrado l'appoggio delle opinioni religiose, i papi lasciaronsi spogliare da quello stesso poter militare ch'essi avevano istituito per propria difesa. I papi sollevati a tanta potenza da Carlo Magno e dai suoi successori, furono chiamati nell'undecimo, tredicesimo e sedicesimo secolo a nuova tenzone per ricuperare la perduta dominazione: Gregorio VII, Innocenzo III e Giulio II, sono gli uomini che in queste tre diverse epoche riconquistarono l'autorità temporale e diedero uno stato alla Chiesa. Lo stabilimento d'una potenza di primo ordine, che spesso cercò l'alleanza delle città libere, che talvolta le oppresse e che sempre s'immischiò in tutte le loro rivoluzioni, deve formare una parte essenziale della storia delle repubbliche italiane.
      Tra i papi e gl'imperatori doveva mantenersi una costante opposizione, necessaria conseguenza del supremo rango di questi due capi del cristianesimo, delle loro prerogative, delle pretensioni loro. Potevano ben segnare fra di loro alcune tregue, ma sincera pace non mai, finchè i papi non rinunciavano al dominio su tutti i troni della terra, finchè gl'imperatori non si spogliavano de' più importanti diritti.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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